Psicologo, Psicoterapeuta, Psichiatra. Facciamo po' di chiarezza.
Nel linguaggio comune i termini psicologo, psicoterapeuta e psichiatra vengono spesso erroneamente utilizzati come interscambiabili. Questa mescolanza terminologica è indicativa di una scarsa conoscenza delle competenze e dei ruoli e, di conseguenza, di una confusione quando ci si deve rivolgere ad uno di questi professionisti della salute mentale.
Proviamo a fare un po’ di chiarezza sulle differenze tra psicologo, psicoterapeuta e psichiatra.
Lo Psicologo
Lo psicologo è un professionista laureato in Psicologia, la cui formazione continua anche dopo la laurea.
Il 28 ottobre 2021 il Senato ha approvato definitivamente il disegno di legge n. S. 2305 con cui viene modificato l’Esame di Stato per l’Iscrizione all’Albo dell’Ordine degli Psicologi. Questa modifica ha fatto sì che il tirocinio professionalizzante fosse svolto nel percorso di studi e non più in seguito alla laurea.
Per essere abilitati come psicologi è necessario sostenere l’Esame di Stato contestualmente all’esame di laurea in Psicologia. A questo punto si può accedere all’iscrizione dell'Ordine professionale degli Psicologi di una regione o provincia italiana.
Senza l'iscrizione all'Albo Sez. A non si è Psicologi.
Lo psicologo non è un medico e non può prescrivere farmaci (nemmeno lo psicologo clinico). Se non specializzato in psicoterapia non ha la formazione per la cura dei disturbi psicologici o psichiatrici.
Come regolamentato dalla legge 56/1989, svolge attività di prevenzione, diagnosi, intervento, promozione della salute, abilitazione-riabilitazione, sostegno e consulenza in ambito psicologico, rivolte al singolo individuo, alla coppia, al gruppo e altri organismi sociali o comunità.
Il suo principale strumento di intervento è il colloquio psicologico e può somministrare test psicologici con una funzione diagnostica ed orientativa. Può lavorare in ambito clinico, in aziende, nelle scuole, nell’ambito della salute e dello sport.
Il counselor è uno psicologo? No. La figura professionale del counselor non è specificamente regolamentata dalla normativa italiana, né per quanto riguarda il percorso formativo da seguire, né riguardo la natura della propria attività professionale.
Lo Psicoterapeuta
Lo psicoterapeuta è uno psicologo o un medico che ha conseguito un’ulteriore specializzazione post-lauream almeno quadriennale, presso scuole di specializzazione universitarie o riconosciute dal MIUR secondo le normative vigenti. Questa ulteriore formazione teorica e pratica (con la frequenza di ulteriori tirocini) consente tecnicamente e legalmente di intervenire per il trattamento dei disturbi psicologici.
Lo psicoterapeuta – a differenza dello psicologo – è dunque il professionista della salute mentale indicato nella cura dei disturbi psicopatologici. Si tratta quindi di una figura professionale che si occupa della salute mentale di individui, famiglie e gruppi utilizzando tecniche di psicoterapia per ristabilire il benessere psichico dei pazienti.
Uno psicoterapeuta con la laurea in psicologia non può prescrivere farmaci.
Uno psicoterapeuta con la laurea in medicina, invece, può anche prescrivere farmaci.
I suoi interventi prevedono anche la supervisione da parte di psicoterapeuti esperti.
Nell’ambito della psicoterapia ci sono molteplici approcci, che prevedono teorie e metodi diversi di intervento (terapia psicoanalitica o dinamica, terapia cognitivo comportamentale o costruttivista, terapia sistemico familiare, terapia integrata...).
Il trattamento è in ogni caso finalizzato alla cura del disagio psichico e alla riduzione dei sintomi di natura cognitiva, emotiva o comportamentale attraverso l’individuazione dei fattori che causano e mantengono il problema, l’incremento delle risorse personali e l’apprendimento di nuove strategie di fronteggiamento.
Lo Psichiatra
Lo psichiatra è un laureato in medicina e chirurgia con specializzazione in psichiatria. Quindi è prima di tutto un medico: può prescrivere farmaci generici e/o psicofarmaci e richiedere e valutare esami clinici.
Il suo lavoro è quello di interviene sulla patologia diagnosticando e curando l’eventuale disfunzione o scompenso a livello organico. Si occupa dello studio, della prevenzione, della cura e della riabilitazione dei disturbi mentali e dei comportamenti patologici.
È in grado di porre diagnosi riguardo a tutti i disturbi psicopatologici. Valuta la sintomatologia e il decorso clinico e propone una cura che può indirizzarsi verso un intervento farmacologico e/o psicoterapeutico.
Lo psichiatra, in quanto medico, può anche avere una formazione psicoterapeutica. La legge italiana consente agli psichiatri di avere il titolo di psicoterapeuta su semplice richiesta all’Ordine professionale. Questo di fatto non garantisce, come invece è per gli psicologi, che lo psichiatra-psicoterapeuta abbia frequentato una scuola di specializzazione quadriennale in psicoterapia.
A chi rivolgersi?
In presenza di un disagio soggettivo che non comporta una vera e propria sintomatologia, può essere utile rivolgersi inizialmente allo psicologo con cui valutare la natura della problematica presentata. Si potranno così trovare preziose indicazioni sull’opportunità o meno di una consulenza psicologica, di una vera e propria psicoterapia e/o di una consulenza psichiatrica. Queste ultime due si richiedono qualora il disagio si configuri come un disturbo psichico diagnosticabile, con sintomi più o meno severi.
Psichiatra, psicologo e psicoterapeuta, infatti, spesso lavorano insieme in équipe multidisciplinari. L’impostazione di un trattamento farmacologico può essere infatti molto utile sia per alleviare il grado di sofferenza, che per ristabilire le condizioni necessarie e sufficienti per il lavoro psicoterapeutico. In un’ottica di integrazione mente e corpo, meglio ancora se psichiatra e psicoterapeuta lavorano in stretta collaborazione. L’uno occupandosi di ristabilire l’equilibrio fisiologico, l’altro di ristabilire l’equilibrio psicologico.
In ogni caso, il professionista sarà in grado di:
individuare le specifiche esigenze del paziente;
effettuare in modo competente l’analisi della domanda;
proporre percorsi e interventi diversi in base ai bisogni e agli obiettivi stabiliti.